Il nostro territorio conserva tracce architettoniche di valore grazie alle ville storiche, a suo tempo private, utilizzate dalla borghesia torinese per i soggiorni estivi. Si tratta di ville risalenti all’ottocento come la residenza Audifredi (foto lettera a) o il Palazzo al Gerbido (lettera p), mentre al settecento risalgono la villa Boriglione (lettera b) e villa Claretta (lettera c). Altro edificio prezioso è villa Gay di Quarti (lettera g) in pieno centro storico. Villa Boriglione nel parco Le Serre ospita il museo della grugliaschesità, il rifugio antiaereo e il piccolo ma splendido Museo Gianduja, curato dall’Istituto per il Teatro popolare e i beni marionettistici.
Villa Claretta è il bene architettonico di maggior pregio della città con l’intera superficie muraria dei suoi interni lavorata con affreschi settecenteschi in perfetto stato di conservazione e magnifici soffitti a cassettoni. Attualmente e provvisoriamente ospita il museo del Grande Torino.
Infine villa Quaglia (lettera q) a borgata Lesna esempio tipico di villa padronale aderente alla cascina e ai latifondi.